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Se stai cercando una nuova destinazione da esplorare in bicicletta, la Puglia ha tutte le componenti per garantirti un viaggio completo sotto tutti i punti di vista: la natura incontaminata delle sue Aree Protette, i piccoli borghi autentici tra i più belli del nostro Paese così come certificati dal Touring Club Italiano ed un’enogastronomia da capogiro.
Pedalare nella campagna pugliese della Valle d’Itria può trasformarsi in un’esperienza antropologica unica perché ti permette d’incontrare gente che vive ancora immersa nella ruralità seguendo i ritmi delle stagioni e il calendario delle produzioni agricole; gente pronta ad accogliere col sorriso di chi vede nell’ospite un’occasione di confronto e di arricchimento spirituale.
La Valle d’Itria è una delle destinazioni più affascinanti e suggestive della Puglia, un paesaggio naturale e culturale unico, che rende la valle un luogo perfetto per gli amanti del cicloturismo.
Uno degli elementi distintivi della Valle d’Itria sono i suoi muretti a secco, veri e propri gioielli di ingegneria rurale. Queste antiche strutture, costruite impilando accuratamente pietre senza utilizzare alcun tipo di legante, delimitano i campi e i terreni agricoli, creando uno scenario suggestivo e unico nel suo genere. Pedalando lungo i sentieri della valle, si può ammirare l’abilità e l’arte che si cela dietro la costruzione di questi muretti, che sono diventati un simbolo della tradizione contadina locale.
Ma la Valle d’Itria offre molto di più; uno dei suoi tesori più preziosi sono le masserie, antiche tenute rurali fortificate che testimoniano il passato agricolo e pastorale della regione. Queste masserie, costruite con la tipica pietra calcarea locale, sono diventate oggi luoghi di soggiorno, ristorazione e produzione di prelibatezze tipiche pugliesi, come olio d’oliva, vino e formaggi. Alcune masserie hanno anche aperto le proprie porte ai turisti, offrendo la possibilità di immergersi nella vita rurale autentica e di assaporare i piatti tradizionali preparati con ingredienti freschi e locali.
La Valle d’Itria vanta anche una serie di incantevoli città e borghi da visitare. Tra questi spiccano:
Inoltre, la Valle d’Itria è ricca di boschi di querce e macchia mediterranea e il suo paesaggio collinare e punteggiato da uliveti secolari, ogni angolo della valle ha qualcosa da raccontare perché questo è il “regno del particolare” dove piccole chiesette rurali, pagliare, trulletti conservano ciascuno una storia tramandata di padre in figlio. Ecco perché il modo migliore per esplorare questi luoghi è vivere un’esperienza in bicicletta, perché in sella alle due ruote si ha la possibilità di procedere con lentezza e fermarsi quando più ci aggrada per chiacchierare con un contadino o per cogliere un frutto di stagione direttamente dai rami che sporgono dai terreni sulle stradine silenziose a bassissimo traffico automobilistico come fossero piste ciclabili, passando per vigneti e uliveti, e fare tappa nelle cantine locali per degustare vini pregiati come il Primitivo di Manduria e il Negramaro.
Il cicloturismo in Italia è sempre più diffuso, e la Puglia è diventata una meta molto apprezzata dagli amanti delle due ruote. I suoi paesaggi suggestivi, le strade panoramiche e l’ospitalità dei pugliesi creano un connubio perfetto per una vacanza in bicicletta indimenticabile.
Uno degli itinerari più suggestivi che la Puglia propone a chi ama pedalare è la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Questo percorso studiato apposta per i cicloturisti segue il tracciato dell’antico acquedotto pugliese, offrendo un’esperienza unica di immersione nella natura e nella storia. Lungo il tragitto, si attraversano paesaggi rurali incantevoli, oliveti secolari, campi di grano e borghi pittoreschi.
La costruzione dell’acquedotto parte nel 1906 quando ebbero inizio i lavori complessi e ardui per trasportare, attraverso un fiume sotterraneo creato dalle mani degli uomini, l’abbondante e fresca acqua proveniente dalle sorgenti del Sele (Campania) fino alle terre pugliesi. Si dovette costruire un lungo condotto, il maestoso Canale Principale, con centinaia di cantieri che coinvolsero ventiduemila operai e sessanta ingegneri.
Oggi, grazie agli oltre 250 km, la pista ciclabile dell’Acquedotto pugliese attraversa come una lunga spina dorsale tutta la Puglia fino a Santa Maria di Leuca, la città più a sud dello Stivale. Essa fa parte di un percorso ciclabile molto più ampio, la Ciclopista del sole, ovvero la ciclabile più lunga d’Italia con una percorrenza di 3000 km da Nord a Sud, dal Brennero a Palermo.
Oltre alla ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, la Puglia offre numerosi altri itinerari ciclabili che permettono di esplorare le sue diverse sfaccettature. Tra i percorsi più suggestivi vi è la costa adriatica, con le sue spiagge mozzafiato e le città costiere ricche di storia come Bari, Giovinazzo, Molfetta, Trani e Polignano a Mare.
Lungo la costa ionica, invece, si possono ammirare paesaggi di dune sabbiose e riserve naturali, come il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio.
La Transmurgiana è il viaggio che ti promette di vivere tutto quello fin qui descritto e molto altro ancora. Il bello dei viaggi poco strutturati sta proprio nella possibilità di vivere esperienze uniche, non preconfezionate ad uso e consumo del turista. Il nostro obiettivo come impresa è quello di facilitare le vostre pedalate, rendendole leggere attraverso il servizio di transfer dei bagagli, e di selezionare per voi le strutture ricettive più autentiche e l’itinerario più bello per attraversare il “Cuore della Puglia” in sella ad una bicicletta in completa sicurezza e lontani dalle auto.
Le migliori stagioni per vivere quest’esperienza sono la Primavera (Aprile, Maggio, Giugno) e l’Autunno (Settembre e Ottobre). In questi 5 mesi le temperature sono ottimali, inoltre in Primavera la natura con i suoi colori e profumi si esprime al suo massimo potenziale, mentre in Autunno, la stagione della raccolta delle olive e dell’uva in tutto il territorio si respira un’atmosfera frizzante, resa ancora più eccitante dalle tante sagre di paese, ciascuna legata ad una produzione tipica.
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